Se i terremoti dell'Appennino durano più
a lungo, con numerosissime repliche, la 'colpa' è delle
caratteristiche della crosta terrestre. I sismi dell'Italia
centrale, per esempio, sono generati da movimenti di tipo
estensionale, nei quali avviene cioè una sorta di 'stiramento'.
Si spiegano così le 80.000 scosse della sequenza di
Amatrice-Norcia del 24 agosto 2016. Lo indica la ricerca
pubblicata sulla rivista Scientific Reports e coordinata
dall'università Sapienza di Roma con Ingv) e Cnr-Irea. La
ricerca si basa sull'analisi delle repliche di dieci terremoti:
cinque di tipo estensionale (1997 a Colfiorito, 2009 all'Aquila,
in Grecia nel 1995 e nel 1999 e nel 2002 in Turchia) e cinque
generati dalla compressione della crosta terrestre (2003 in
Algeria, 2008 in Cina, del 2012 in Emilia, del 2013 in Cina e
2015 in Nepal).
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