Procede a tappe forzate il piano di
"drastica razionalizzazione" attuato sulla base del decreto
Madia dalla giunta regionale per le società partecipate
dell'ente: "quelle dirette scenderanno da dieci a cinque, che
sono Sviluppumbria, Gepafin, Umbria digitale, Parco 3A e Umbria
Tpl", ha detto stamani in una conferenza stampa a Palazzo Donini
l'assessore Antonio Bartolini, precisando che "in Umbria
mobilità, la Regione è solo uno dei soci, e non di riferimento.
"A sua volta Sviluppumbria - ha spiegato l'assessore -
continuerà a tenere quote soltanto di altre società considerate
strategiche, come Umbriafiere e Sase. Invece Umbria mobilità
dismetterà tutte le sue 15 partecipazioni in altrettante
società". Bartolini ha annunciato l'intenzione della giunta di
"produrre un articolato normativa che consenta di reinvestire in
obiettivi strategici" le somme derivanti dalle dismissioni.
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