Dalle macerie del terremoto
si può ripartire anche con idee nuove. Esempio ne è una nuova
impresa nata sui Sibillini terremotati, dove la società agricola
Monte Monaco reperisce tutte le materie prime per fare la pasta
non di grano duro, ma con l'acqua della montagna e la farina di
legumi (piselli, fave, ceci, lenticchia): tutto biologico e
senza glutine. L'idea è due imprenditori, Franco Jommi e Andrea
Marziali, che hanno avuto il sostegno di Ugo Testa, un
imprenditore di origini piemontesi che dall'Argentina ha voluto
dare una mano alla ripresa economica post terremoto, diventando
socio dell'azienda agricola. "Che posso fare per questo
territorio? Ci ha chiesto dopo il terremoto del 30 ottobre e gli
abbiamo prospettato il nostro progetto che ha subito sposato",
racconta Marziali. La pasta è stata presentata a Fritto Misto,
in svolgimento ad Ascoli Piceno fino al primo maggio, dove è
stata cucinata da Enrico Mazzaroni, rinomato chef di
Montemonaco.
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