Lettera del sindaco di Terni ai
parlamentari umbri "affinché si facciano promotori di una
modifica alla legge che prevede un indennizzo alle vittime di
violenza", riferisce Leopoldo Di Girolamo, subito dopo aver
appreso che alla famiglia di David Raggi, il 27enne ucciso nella
città umbra nel marzo 2015 da un marocchino ubriaco, non viene
riconosciuto il risarcimento previsto dallo Stato con la
motivazione che il giovane aveva un reddito di 13.500 euro,
oltre la soglia prevista dal fondo istituito a luglio.
Per il sindaco di Terni, "è assurdo considerare il reddito di
David Raggi tale da non consentire alcun risarcimento, il tetto
di 11.500 euro è troppo penalizzante. Si penalizza ancor di più
che non voleva pesare sulla sua famiglia, un ragazzo esemplare
che ha trovato una morte assurda e priva di ogni
giustificazione".
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