"Eccellenza, il cuore di
Gesù batte con noi dietro le sbarre. Siamo prigionieri, ma non
siamo soli. Il Signore ci fa visita ogni giorno nelle nostre
celle": con queste parole un ergastolano della casa di
reclusione di Maiano di Spoleto, a nome di tutti gli altri
detenuti in regime di 41 bis, ha salutato l'arcivescovo di
Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, prima di aprire in
carcere la Porta Santa della Misericordia. Alla celebrazione ha
partecipato un gruppo di detenuti in regime di alta sicurezza.
Nelle scorse due settimane Boccardo ha compiuto ha incontrato i
carcerati in 41 bis. La Porta Santa della Misericordia
individuata e aperta è quella del corridoio che immette nella
cappella del penitenziario. "Dio - ha detto Boccardo - sempre si
prende cura dei suoi figli, anche se a volte il male e il
peccato deturpano in noi la sua immagine".
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