Affrontare e gestire le difficoltà
comunicative con il paziente straniero, tutelando la sua salute
e agevolando il processo di integrazione: è con questo obiettivo
che l'Usl 2 ha avviato, tra le prime in Italia, un progetto di
mediazione linguistica e culturale. Tramite mediatori culturali
che parlano, oltre all'italiano, almeno una lingua madre ed una
tra inglese, francese, spagnolo ha visto l'apertura di quattro
front office tra Terni, Foligno, Orvieto e Spoleto.
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