"La pandemia ci sta indicando
quanto sia importante la ricerca. Dietro alla concreta
possibilità di sequenziare il virus, scoprire le sue varianti,
applicare innovazioni biotecnologiche anche per costruire un
vaccino in meno di un anno, c'è la ricerca scientifica più
recente. E anche in campo oncologico, se 20 anni fa non si fosse
investito nella ricerca, non potremmo contare oggi sulla
decrescita del tasso di mortalità di molti tipi tumori, nonché
nella capacità degli screening e nell'individuazione di terapie
sempre più personalizzate e mirate che allungano la vita". Lo
afferma Francesca Demichelis, docente del dipartimento di
Biologia cellulare computazionale dell'Università di Trento e
ricercatrice Airc, in occasione della Giornata mondiale contro
il cancro che si celebra il 4 febbraio.
Alla vigilia della Giornata, la Fondazione Airc ha deliberato
di destinare ad oltre 5mila scienziati italiani, impegnati negli
ospedali e nei laboratori universitari, 125 milioni 260 mila
euro per sostenere la ricerca. Questi fondi aiuteranno anche
studi in corso in Trentino Alto Adige. Si tratta di 1 milione e
600mila euro che andranno a finanziare 12 progetti di ricerca e
due borse di studio.
Proprio in questi giorni, fino al 14 febbraio, è in corso la
tradizionale campagna di raccolta fondi dell'Airc "Le arance
della salute": a partire dal 4 febbraio, è possibile trovare le
arance rosse per la ricerca in numerosi esercizi della grande
distribuzione. Per ogni reticella acquistata le aziende
doneranno 50 centesimi di euro ad Airc.
Inoltre, per la campagna Airc, lo chef stellato Giancarlo
Perbellini ha creato un dolce speciale, la focaccia all'arancia,
che sarà messo in vendita dai volontari Airc, insieme a
marmellata d'arancia e miele di fiori d'arancio. Per conoscere
il volontario Airc più vicino, si può chiamare la sede di
Verona.
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