Assieme a esperti di livello
internazionale studenti delle superiori italiane e tedesche a
Passo Stelvio hanno partecipato al settimo campo glaciologico.
Geologia, l'ecosistema alpino dell'alta montagna, l'attività di
ricerca scientifica sul campo e le problematiche del cambio
climatico sono stati i temi al centro della settima edizione del
campo glaciologico per studenti, tenutosi dal 12 al 16
settembre.
Una presentazione delle tematiche affrontate durante
l'esperienza in montagna sarà proposta dai partecipanti il 20
ottobre in occasione delle "Giornate delle scienze" presso la
sede di Eurac research a Bolzano. Tra gli esperti che hanno
accompagnato i 22 studenti durante il campo glaciologico, Peter
Unterluggauer, insegnante e collaboratore presso la facoltà di
botanica all'Università di Innsbruck, che assieme a Thomas
Eilhalm (conservatore per la botanica presso il Museo di scienze
naturali di Bolzano) ha introdotto i ragazzi alla metodica della
ricerca sul campo avvalendosi del metodo della rete di ricerca
internazionale Gloria (Global Observation Research Initiative in
Alpine Environments), un progetto che indaga l'influsso dei
cambiamenti climatici sulle piante ai livelli alpino e nivale.
Christian Aspmair, insegnante e geologo, ha illustrato il mondo
delle rocce, mentre Giuliano Bertagna ha parlato ai partecipanti
delle sue esperienze di giovane ricercatore. Della carota di
ghiaccio prelevata nel 2011, di cui ora sono pronti per la
maggior parte gli esiti delle ricerche condotte, ha parlato
durante una videoconferenza Paolo Gabrielli, ricercatore presso
il Byrd Polar and Climate Research Center della Ohio State
University, che aveva coordinato il relativo progetto
scientifico. Proprio allora era nata l'idea di organizzare il
primo campo glaciologico per studenti, posto in essere grazie
alla collaborazione con l'Area innovazione e orientamento del
Dipartimento istruzione in lingua tedesca e l'area pedagogica di
quello in lingua italiana.
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