Bilancio positivo di 12 anni del
progetto Fuss, realizzato con il sostegno della sovrintendenza
scolastica e del Centro di formazione professionale Einaudi.
Si tratta di un progetto all'avanguardia sul territorio
nazionale, che ha permesso di rendere digitalmente sostenibile
la didattica con le tecnologie dell'informazione e della
comunicazione nelle scuole in lingua italiana grazie a quattro
obiettivi fondamentali: l'utilizzo di software libero, l'impiego
di formati aperti e la creazione di contenuti liberi ponendo
così le basi per il quarto obiettivo il cui raggiungimento
dovrebbe essere garantito da ogni scuola per definizione: il
libero accesso al sapere.
Di vitale importanza sono l'aiuto sul campo, le segnalazioni
aperte verso i tecnici della Ripartizione informatica ed il
feed-back fornito dai circa 100 insegnanti che nelle scuole
ricoprono i ruoli di referenti tecnici e didattici.
"L'uso di Fuss e di software libero - sottolinea il
vicepresidente e assessore all'istruzione e formazione
professionale in lingua italiana, Christian Tommasini - non è e
non deve essere limitato alle sole aule scolastiche. Importante
informare i genitori a casa su come i propri figli lavorano a
scuola con le tecnologie informatiche e anche sulla possibilità
che hanno di utilizzare a casa gli stessi strumenti informatici
senza alcun aggravio di costo per le famiglie".
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