Scienziati da tutto il mondo,
direttori di musei, attori, politici sono stati accolti ieri
sera dal governatore altoatesino Arno Kompatscher e
dall'assessore Florian Mussner al Museo Archeologico per il 25
anniversario della scoperta di Ötzi.
Per oltre 5.000 anni Ötzi è rimasto sepolto nel ghiaccio nei
pressi del Giogo di Tisa e il 19 settembre di 25 anni fa è stato
scoperto. Il Museo Archeologico dell'Alto Adige, dove l'Uomo
venuto dal ghiaccio dal 1998 è conservato con tutto il suo
equipaggiamento preistorico, per celebrare la ricorrenza ha
organizzato un ricevimento. In apertura il presidente Arno
Kompatscher, l'assessore Florian Mussner e la direttrice
Angelika Fleckinger hanno salutato gli ospiti e le autorità
presenti: il prefetto Elisabetta Margiacchi, il questore Lucio
Carluccio, il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, le autorità
militari, gli assessori, gli ex presidenti Luis Durnwalder e
Wendelin Weingartner, l'alpinista Reinhold Messner, Erika Simon,
la donna che scoprì Ötzi, l'attore Jürgen Vogel, il produttore
cinematografico Jan Krügernonch, nonché il rappresentante del
ministero dei beni culturali, Daniele Ferrara.
"Il ritrovamento di Ötzi ha avuto tutti gli ingredienti di un
giallo, e non è esagerato dire che la sua scoperta ha cambiato
la nostra terra. L'Uomo venuto dai ghiacci è diventato un
oggetto di marketing ma anche un elemento identificativo del
territorio", ha sottolineato Kompatscher, confermando che stanno
proseguendo i contatti con il Comune di Bolzano e i privati per
realizzare nell'area confinante con il museo archeologico un
vero polo museale.
Kompatscher ha ricordato che dall'apertura, nel 1998, ad
oggi, il Museo Archeologico di Bolzano è stato visitato da 4,5
milioni di persone provenienti da tutto il mondo per una media
di circa 250.000 biglietti venduti all'anno. "La pagina Facebook
OetziTheIceman - ha sottolineato il presidente - ha 20.000
"like" in tutto il mondo e per fare un ulteriore raffronto su
Google Ötzi ha 450.000 risultati di ricerca, mentre Tutankhamon
370.000. Più di 700 scienziati provenienti da tutto il mondo
hanno fino ad oggi studiato l'Uomo venuto dal ghiaccio,
affrontando questioni strettamente archeologiche ma anche di
carattere storico, botanico, medico, antropologico, culturale,
ed anche dal punto di vista della medicina legale".
"Se a volte nominare le Dolomiti non basta a un altoatesino
per spiegare da dove viene, nominare Ötzi, invece, può bastare",
ha detto, con un sorriso, l'assessore Florian Mussner. "Ötzi -
ha aggiunto - è il sudtirolese più conosciuto nel mondo, la sua
scoperta ha destato sensazione ovunque e ha aperto una finestra
sul mondo preistorico che ha suscitato l'interesse di centinaia
di studiosi per capire cosa mangiava o come è morto". "La nostra
autonomia - ha concluso l'assessore - ci ha permesso infine di
decidere da soli come gestire i frutti di una scoperta così
sensazionale e il museo archeologico".
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