Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Gamper, design è tutto, aiuta a creare nostro mondo

Gamper, design è tutto, aiuta a creare nostro mondo

Tante decorazioni o repliche, ce n'è poco con la D maiuscola

ROMA, 21 ottobre 2014, 17:17

Redazione ANSA

ANSACheck

"Non c'è un design perfetto e non c'è un uber-design. Gli oggetti ci parlano. Alcuni possono essere più funzionali di altri, ma l'attaccamento emotivo è soggettivo.
    La mostra svela un modo intimo di collezionare e mettere insieme oggetti: sono pezzi che raccontano una favola", dice Martino Gamper, curatore della mostra alla Pinacoteca Agnelli 'Design is a state of mind'. Ecco l'intervista rilasciata all'ANSA. - Il design è per definizione contemporaneo al nostro tempo.
    Qual è lo 'stato' del design oggi? "Oggi c'è design ovunque, tutto è design e alla fine ci sono pochi oggetti proprio design, tanti oggetti vorrebbero esserlo, ma sono piuttosto decorazione o replica di quello che è già stato prodotto. C'è troppo poco Design nel mondo, c'è molto design con la d minuscola. Alla fine tante aziende cercano di vendere design ma poche lo fanno''. - Anni fa, con l'avvento di Ikea ad esempio, il design 'democratico' e accessibile ha riempito le nostre case. Continua a farlo? "Sì, penso che il design sia stato molto più democratico, anche se Ikea non vuol dire ancora che sia democratico, ma che molti possono comprare lo stesso oggetto, anche se la produzione non è così democratica. Penso anche che un oggetto di design non dovrebbe costare niente, perché se costa poco poi viene buttato via. Il design deve restare nel mondo, utilizzato tutti i giorni, e deve essere tramandato da padre in figlio". - Qual è oggi la funzione del design e in che senso 'è state of mind' come nel titolo della mostra? "La funzione del design è aiutarci nella quotidianità, aiutarci a vedere bellezza e funzionalità insieme, materialità e proporzione; e il titolo di questa mostra vuole vedere una nuova posizione del design, una posizione che non è data da qualcuno che ci dice questo è design. Per me il design è una cosa più aperta, ognuno può vedere questi oggetti e crearsi un mondo nuovo. Tutti questi oggetti insieme in mostra parlano di un mondo di design e per me è una nuova posizione verso il design, essere protagonisti piuttosto che consumatori". - Che tipo di collezionista è Martino Gamper? "Più che altro accumulo. Ho un ammassamento di oggetti, di sedie". - Verso quali direzioni si spinge oggi la ricerca di Martino Gamper? "La mia ricerca è sempre spinta a vedere il design a 360 gradi e a trovare nuove connessioni tra il pezzo unico e il prodotto industriale. La cosa che mi interessa come designer nella ricerca è l'insieme degli oggetti, delle persone e delle narrazioni. Tutto questo crea esperienza. La pluralità del design, che non sia solo una cosa bella e che costi tanto. Ci deve essere bellezza, funzionalità, narrazione, l'oggetto stesso è creare esperienza e comunicare alle persone che lo utilizzano. Il design non è singolo, è plurale".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza