"L'Austria risponde a Salvini",
titola la Tt di Innsbruck, in merito alla richiesta di un
procedimento di infrazione contro l'Austria contro i divieti
imposti ai tir in Tirolo. Arriverà oggi in Commissione europea
la risposta da parte dell'Austria alla richiesta presentata
dall'Italia, portata avanti dal ministro delle infrastrutture e
dei trasporti Matteo Salvini, che si vede lesa nei diritti al
transito lungo il corridoio del Brennero. L'8 aprile esperti
austriaci si presenteranno dinnanzi alla Commissione europea per
discutere la questione. Intanto emerge che secondo l'Austria la
richiesta italiana non sia formalmente corretta. La sentenza è
attesa non prima del 2026, fa sapere il quotidiano tirolese.
L'Austria - spiega la Tt - fin qui ha sempre sostenuto che i
divieti imposti ai tir siano legittimi e importanti perché va
tutelata la salute degli abitanti lungo l'asse autostradale. Di
nuovo nell'argomentazione austriaca c'è che nella richiesta
dell'avvio di procedimento da parte dell'Italia non sarebbero
stati rispettati i requisiti formali. Si sostiene che la materia
del contendere andrebbe definita meglio. Inoltre, secondo
l'Austria, la libera circolazione delle merci non sarebbe in
pericolo, perché la scelta del mezzo di trasporto è comunque
libera. Come terzo punto l'Austria afferma che per l'Unione
europea l'ambiente e la salute pubblica vanno tutelate e la
salute è comunque un bene da tutelare in modo primario.
Infine come quarto punto l'Austria afferma che l'Italia non
avrebbe accettato compromessi durante i colloqui bilaterali,
bocciando anche aggiustamenti dei pedaggi di minima entità,
mentre l'Austria si sarebbe attivata nel cercare soluzioni e
avrebbe presentato per esempio il "sistema a slot" per il
transito dei tir.
Il giornale conclude che "sia che venga avviato un
procedimento d'infrazione in seno all'Ue, sia che l'Italia vada
a porre la questione davanti alla Corte di giustizia europea,
non si giungerà a sentenza prima del 2026".
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