L'indagine sul clima di fiducia dei
consumatori, condotta nel mese di maggio dall'Ufficio studi e
ricerche della Camera di commercio di Trento, rileva un indice
pari a -9,2 punti, in flessione di 2,6 punti rispetto a quanto
calcolato a febbraio. Il calo - si apprende - è dovuto al
peggioramento delle aspettative delle famiglie rispetto al
futuro andamento dell'economia locale e dei giudizi riferiti
alla propria situazione finanziaria nell'ultimo anno e in
prospettiva.
L'indice del clima di fiducia dei consumatori trentini si
conferma migliore sia di quello rilevato a livello nazionale
(-16 punti), sia di quello del Nord Est (-17). Risulta superiore
anche a quanto registrato in Germania (-13) e al valore medio
europeo (-17,4).
Le valutazioni dei consumatori sull'andamento dell'economia
trentina negli ultimi dodici mesi sono in peggioramento. Le
opinioni negative raggiungono il 44,3%, mentre la percentuale di
chi riscontra un miglioramento (lieve o netto) si contrae al
13,1%. I giudizi di stazionarietà si assestano al 42%. La
percentuale di chi esprime valutazioni pessimistiche (31,5%)
aumenta.
Riguardo alla situazione economica familiare nell'ultimo anno
si conferma la prevalenza del giudizio di stazionarietà (64%
degli intervistati), mentre la quota di chi riscontra un
peggioramento risulta il 32,2%, in crescita. Elevata la
percentuale di chi riesce appena a far quadrare il bilancio
familiare (61,4%), mentre quella di chi riesce a risparmiare si
ferma al 17%. L'1,3% dei consumatori ha infine dichiarato di
dover far ricorso ai propri risparmi per fronteggiare le
necessità finanziarie.
Risulta in crescita di 3,5 punti la percentuale di chi
dichiara di voler spendere somme maggiori per l'acquisto di beni
durevoli, mentre riguardo alla programmazione di una vacanza
nella prossima stagione estiva, il 24,9% ha dichiarato di averne
intenzione, a fronte di un 37,7% che non prevede di spostarsi e
un 37,4% che non ha ancora preso una decisione.
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