Sugli abusi "siamo indietro anni
luce". Queste le parole introduttive dell'arcivescovo di Trento,
monsignor Lauro Tisi, al convegno "La Chiesa e gli abusi: le
azioni della Diocesi di Trento" che si svolge al polo culturale
Vigilianum di Trento. "Papa Francesco a più riprese ha
sottolineato come l'obiettivo della Chiesa per quanto riguarda
il dramma degli abusi sia quello di ascoltare, tutelare e
proteggere i minori abusati e sfruttati ovunque essi siano", ha
aggiunto Tisi.
"Il convegno di oggi ha la volontà di dare un contributo a
quest'obiettivo tracciato dal Papa. È fondamentale percepire la
vastità e l'intensità del dolore, nella misura in cui vogliamo
accostarci a questo dolore. Non tutti i dolori sono uguali, mi
azzardo a dire. La sofferenza provocata dagli abusi è tra i
dolori più forti e devastanti che ci siano, lavora nell'ombra,
la persona stessa spesso non ne è pienamente consapevole, e
spesso emerge a livello di consapevolezza a distanza di molti
anni. Alla luce dell'intensità di questo dolore c'è la necessità
di un ascolto sgombro da altre motivazioni che non siano il fare
giustizia alla persona abusata", ha spiegato ancora
l'arcivescovo.
In questa linea si muove il Servizio nazionale tutela minori,
seguito da Barbara Faccinelli, psicologa e psicoterapeuta
trentina.
Riguardo ai poveri, in aumento in Trentino, monsignor Lauro
Tisi ha sottolineato che "siamo sempre in deficit e in ritardo
come Chiesa. Questo vale ancora di più per la questione degli
abusi, dell'ascolto e dell'accompagnamento delle vittime di
abusi. Siamo ancora in grande ritardo. E quello che stiamo
facendo è solo un inizio".
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