"Benno Neumair non è socialmente
pericoloso": a questa conclusione sono giunti i tre periti
nominati dal gip di Bolzano Carla Scheidle. Si tratta dello
psichiatra trentino Edoardo Mancioppi, dello psicologo padovano
Marco Samory e della psicologa e criminologa Isabella Merzagora,
i quali hanno riconosciuto una scemata capacità di volere da
parte di Benno solo per l'omicidio di suo padre Peter, ma non
per il successivo omicidio di sua madre Laura Perselli.
Si è svolta in tribunale l'udienza, in incidente probatorio,
nella quale i tre periti hanno illustrato al giudice le
conclusioni della perizia psichiatrica che hanno eseguito nei
confronti di Benno, ed hanno risposto alle domande dei pm e
degli avvocati. I tre periti hanno spiegato che Benno, nel primo
omicidio, avrebbe avuto una ridotta capacità di volere, e
quindi va considerato seminfermo di mente, in quanto il litigio
con il padre Peter avrebbe fatto da detonatore rispetto al suo
disturbo di personalità, che è di tipo sia narcisistico che
antisociale. Nell'omicidio di Laura Perselli, invece, Benno
sarebbe stato pienamente capace di intendere e di volere, agendo
con la motivazione di far credere che entrambi i genitori
fossero spariti nel nulla e quindi cercando di allontanare da sé
i sospetti. I periti hanno anche aggiunto che Benno non è
socialmente pericoloso.
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