C'è anche un po' di Alto Adige
nello storico risultato raggiunto con la prima fotografia fatta
ad un buco nero. A Bolzano, dal 1989, c'è infatti Microgate, dei
fratelli Vinicio e Roberto Biasi. "Abbiamo collaborato
all'ottenimento di questo importante risultato scientifico
realizzando quello che è il cervello delle antenne
dell'osservatorio Alma, che è probabilmente quello più
importante tra quelli del cluster di osservatori che hanno
permesso la realizzazione della foto del buco nero. Il cervello
delle antenne è la parte che controlla il movimento ed il
puntamento e deve essere molto preciso per consentire di
ottenere il risultato raggiunto. Inoltre abbiamo realizzato
anche un sistema che permette di correggere distorsioni del
puntamento dovute ad agenti atmosferici, come vento e
temperatura", spiega Roberto Biasi.
"Per permettere tutto questo gli osservatori devono lavorare
in perfetta sincronia e tutto questo spinge il progetto ai
limiti della tecnologia", aggiunge ancora Biasi.
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