I carabinieri del Noe indagano
sulla gestione dei siti estrattivi trentini e hanno sequestrato
a Mezzocorona una discarica di 200.000 tonnellate di rifiuti.
Assieme agli ispettori ambientali dell'Appa e con il supporto di
personale della sezione di polizia giudiziaria della Procura di
Trento, i militari hanno accertato che nell'area produttiva
dell'impianto sarebbe stata abusivamente realizzata una
discarica di rifiuti decadenti dalla chiarificazione delle acque
di lavaggio del materiale porfirico e calcareo proveniente da
diversi siti estrattivi.
Le complesse attività ispettive hanno consentito agli
investigatori di accertare che a partire dagli inizi degli anni
2000 sono state accumulate circa 200.000 tonnellate (circa
130.000 metri cubi) di rifiuti, sino a formare una collina di
circa 23 metri di altezza. Nel corso delle operazioni è stato
inoltre sequestrato un impianto che consentiva di sversare
l'esubero delle acque di processo in un'area boschiva attigua
all'impianto.
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