Scoperto dal Servizio antifrode
dell'Ufficio delle Dogane di Trento un presunto commercio
fraudolento di auto di provenienza comunitaria che ha generato
un'evasione Iva di circa 850.000 euro. L'attività illecita -
secondo quanto accertato dagli investigatori - è stata
realizzata da una ditta individuale domiciliata prima a Trento e
poi nella provincia di Matera.
Secondo l'accusa, l'autore dell'illecito, denunciato
all'autorità giudiziaria per violazione delle leggi in materia
tributaria e successivamente rinviato a giudizio dal Gip, ha
occultato tutte le fatture di acquisto intracomunitario, non ha
mai effettuato versamenti Iva né ha mai presentato i modelli
Intrastat e ha omesso la presentazione della relativa
dichiarazione Iva per le annualità dal 2014 al 2016. A seguito
di indagini bancarie è stato anche effettuato a suo carico un
sequestro preventivo d'urgenza per circa 11.000 euro.
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