Nell'anniversario della morte dei
fratelli Scholl alla presenza del sindaco di Bolzano Renzo
Caramaschi, del vice Christoph Baur, dell'assessore comunale
Luis Walcher, delle autorità militari, rappresentanti dell'Anpi
e tra gli altri anche di un gruppo di studenti universitari con
in mano una rosa bianca è stato ricordato il gruppo studentesco
che, durante la seconda Guerra mondiale, organizzò la resistenza
contro il regime dittatoriale di Hitler e dei nazisti,
richiamandosi a principi di pacifismo, libertà e umanesimo.
"Erano due ragazzi, ferventi cattolici, che speravano
all'epoca in un mondo diverso e migliore. Credevano nella
cultura, nella pace, nella fratellanza. Esempi come quello dei
fratelli Scholl - ha detto Caramaschi - devono essere divulgati
maggiormente per essere compresi e condivisi soprattutto dai più
giovani".
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