A partire dal 1 gennaio 2018 i
Comuni trentini applicheranno nuovi criteri per il calcolo dei
canoni delle cave pubbliche di porfido. La decisione, sancita
oggi da una delibera della Giunta provinciale di Trento, su
proposta del vicepresidente e assessore allo sviluppo economico
e lavoro, Alessandro Olivi, si inquadra nella riforma generale
che il settore ha sperimentato, all'insegna della qualità del
prodotto, dell'innovazione, dello sviluppo di filiere, della
lavorazione del materiale per quanto possibile "in proprio".
I nuovi criteri incoraggiano i concessionari che si muovono
nella direzione indicata dalla nuova legge, in particolare
effettuando la lavorazione di materiale grezzo in misura pari
almeno all'80% con ricorso a propri dipendenti. Premiati anche i
concessionari che acquisiscono la certificazione ambientale di
prodotto. I nuovi canoni, in altre parole, premieranno le
imprese che fanno qualità e recepiscono le novità introdotte
dalla nuova legge.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA