Rapito perché sosteneva di essersi
perso un chilogrammo di marijuana che aveva in custodia e
rilasciato dopo che il padre ha pagato 7.000 euro per liberarlo.
Il sequestro lampo a scopo di estorsione riguarda un giovane
trentino di 22 anni, che ne ha informato i carabinieri quando è
stato arrestato, nel marzo scorso, a conclusione di un'indagine,
denominata 'Caffè espresso', su una banda armata dedita al
traffico di stupefacenti.
Il rapimento, con tanto di botte ricevute in un campo, in
Trentino, risale a settembre del 2016. È allora che i
carabinieri della compagnia di Borgo Valsugana avevano iniziato
l'indagine 'Ranson', che ha portato ora a un'ordinanza di
custodia cautelare in carcere per cinque persone per sequestro
di persona a scopo di estorsione: un italiano e quattro
albanesi. Emessa dal gip di Trento Marco La Ganga, su richiesta
del pm Davide Ognibene. I militari trentini stamani hanno
arrestato l'italiano e tre degli albanesi, residenti a Pergine
Valsugana.
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