In Alto Adige sempre più mamme
lasciano il lavoro entro il primo anno di vita del loro bambino.
Nel 2014 furono 628, nel 2015 690 e l'anno scorso addirittura
713, ovvero una neomamma su quattro, scrive il Dolomiten che
pubblica i dati della Provincia in risposta ad un'interrogazione
della consigliera verde Brigitte Foppa. I settori più colpiti
sono il terziario e il commercio a causa degli orari di lavoro
flessibili, anche di domenica.
A otto anni dal licenziamento il 40% delle madri non hanno
ripreso a lavorare. Secondo l'assessore Waltraud Deeg, "lo stato
incentiva la disoccupazione femminile" garantendo 24 mesi di
disoccupazione in caso di licenziamento entro l'anno dal parto.
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