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Doping:Schwazer "Vittima, non colpevole"

Doping:Schwazer "Vittima, non colpevole"

Donati "Se giudice accerterà innocenza, Alex tornerà alle gare"

ROMA, 27 aprile 2017, 16:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Contro questo sistema non posso vincere, ma non accetto il verdetto. Di questa vicenda sono la vittima, non certo il colpevole". Così Alex Schwazer a 'Dribbling', il rotocalco sportivo di Rai2, in onda sabato alle 13.30. "Il processo penale - ha detto il marciatore, squalificato per doping alla vigilia dei Giochi di Rio - va avanti e voglio la verita'. Lo sport deve cambiare le regole, che siano uguali per tutti. Il mio campione di urina deve essere portato in Italia, sottoposto ad indagini accurate per capire bene di cosa si tratta". "Siamo al centro di un complotto - aggiunge l'avvocato Gerhard Brandstatter - Abbiamo tutte le certezze ed i riscontri che non c'e' stato alcun caso di doping.
    Questo e' un attacco portato soprattutto nei confronti del professore Sandro Donati, simbolo dell'antidoping". E proprio Donati aggiunge che "se il magistrato accertera' l'innocenza di Alex, puntiamo a farlo tornare alle gare. E vi garantisco che sara' difficile battere Schwazer in una sola gara da qui a Tokyo 2020".
   

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