Verso la fine degli anni '60 oltre
500 agenti della Repubblica Federale di Germania spiavano
l'Italia, ma anche altri alleati, come gli Usa e la Francia. Lo
svela Der Spiegel.
L'articolo del settimanale tedesco si basa sulle ricerche del
giornalista altoatesino Christoph Franceschini, che ha scovato
documenti negli archivi italiani, come anche del Bnd e della
Cia. Assieme a Thomas Wegener Friis e Erich Schmidt-Eenboom,
Franceschini ha raccolto nel libro "Spionage unter Freunden" le
più curiose storie di spionaggio e controspionaggio tra amici,
degne di un romanzo di Graham Greene. Come quella
dell'interprete Adolf Lensky, avvicinato nel 1970 a Roma in uno
studio medico dai servizi tedeschi, ma già sul libro paga del
Sid. Bonn vuole sapere da lui quale sistema di televisione a
colori sarà introdotto in Italia. Le missive vengono consegnate
ad altri agenti, che ripartono in giornata per la Germania per
non sprecare soldi, a divertimento dei colleghi italiani che li
tengono d'occhio.
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