"Inquietudine" come atteggiamento
di stupore dei cristiani nei confronti di un Dio che continua ad
amare per primo. Con un invito a vivere la fede pienamente
dentro una realtà che pure, per altri versi, appare inquietante.
"Qui sta la sfida: avere una fede inquieta, vissuta però nella
quotidianità, alla scuola della vita" ha affermato Matteo
Truffelli, presidente nazionale dell'Azione cattolica, relatore
e ospite dell'assemblea diocesana, stamani all'auditorium Santa
Chiara di Trento.
L'arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, ha risposto
rilanciando il valore di una "fede nel e del quotidiano", capace
di generare comunità "dove allenarsi gradualmente alla vita
fraterna. Di trasformare - ha auspicato ancora - le comunità da
costellazioni di singoli a spazi di fraternità vissuta. È questo
il segno del Regno, il servizio da rendere agli uomini e alle
donne del nostro tempo. Questa l'urgenza del nostro lavoro
pastorale".
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