"Essere qui a ricordare, oltre a
questo centenario della Grande Guerra, i 90 anni
dall'edificazione del sacrario militare del Pasubio, non può (e
non deve) essere soltanto un omaggio, peraltro doveroso, alla
memoria di tanti giovani caduti in battaglia. Deve essere
occasione per meditare 'sulle cose della vita' in un tempo come
il nostro, purtroppo ancora attraversato, appena al di fuori dei
nostri confini, da guerre e conflitti e la commemorazione deve
farsi pensiero per il futuro, deve diventare occasione concreta
di costruzione di pace, perché la pace non è, lo constatiamo
appunto tutti i giorni, un diritto acquisito". Così il sindaco
di Rovereto, Francesco Valduga, alla cerimonia del sacrario
militare del Pasubio.
"Può però forse - ha aggiunto - essere conquistata in maniera
più solida e duratura se diventa il frutto di un percorso
culturale che è prima di tutto individuale e che contaminando
per contiguità l'altro, il prossimo, si fa processo collettivo,
diritto di popolo, diritto dei popoli".
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