"L'Europa deve cambiare da subito
le politiche sociali e riconoscere che bisogna cambiare modelli
di intervento, abbandonando l'austerità: solo così si potranno
risolvere le conseguenze del referendum in Gran Bretagna,
altrimenti torneremo ai presupposti che ci hanno portato alla
crisi del 2008". È, in sintesi, una prima analisi sull'esito del
voto sulla Brexit, avanzata dal leader della Cgil, Susanna
Camusso, durante il suo intervento di stamani a Trento al
convegno 'Il Socialismo europeo e la Grande guerra'.
"Senza pretese di fare la storica, che non sono, la prima
guerra mondiale, a mio avviso, ha seppellito il socialismo
ottocentesco - ha esordito Camusso - ed è la prima
manifestazione, nella storia, degli effetti dei nazionalismi".
"Il nazionalismo unito all'inquietudine delle popolazioni slave
ci porta dai primi dal Novecento fino a oggi - ha poi aggiunto -
delineando la cause dell'incertezza che si imputa ai flussi
migratori, ma che ha che fare con le disuguaglianze sociali
innescate dalla crisi del capitalismo".
"Il socialismo - ha proseguito - è risorto dopo la seconda
guerra mondiale come lotta alle disuguaglianze e in connessione
con il processo di costruzione dell'Europa unita per superare le
barriere nazionali, affinché non ci fossero più conflitti".
Promosso da Cgil, Cisl e Uil del Trentino con il patrocinio
della Provincia di Trento l'incontro, che si è svolto alle
Gallerie di Piedicastello, rientra nell'ambito delle iniziative
dedicate al centenario della morte dell'irredentista trentino
Cesare Battisti, sulla cui tomba Camusso si è recata al termine
del convegno. Atteso anche il giudice costituzionale Giuliano
Amato, che però è rimasto a Roma per via di un guasto tecnico
dell'aereo che doveva portarlo a Verona, a quanto si è appreso.
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