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L'altra metà del libro: in mostra l'arte di Costa e Isgrò

L'altra metà del libro: in mostra l'arte di Costa e Isgrò

Totem e Tabù e le cancellature di Pico della Mirandola

10 novembre 2015, 15:36

Redazione ANSA

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L 'altra metà del libro: in mostra l 'arte di Costa e Isgrò - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'altra metà del libro: in mostra l 'arte di Costa e Isgrò - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'altra metà del libro: in mostra l 'arte di Costa e Isgrò - RIPRODUZIONE RISERVATA

GENOVA - Spazio anche all’arte visiva nella tre giorni della rassegna letteraria L’altra metà del Libro. In Totem e Tabù, libro in copia unica realizzato nel 1988 per Antonio Slavich, l’artista genovese Claudio Costa attraversa l’omonimo testo di Freud, incentrato sulle dinamiche delle società primitive, con una sequenza di straordinaria forza. L’opera ha l’aspetto di un libro (venti pagine più le quattro di copertina) ma è soprattutto una sapiente mescolanza di spunti, tecniche, correnti, simbologie e riferimenti che spaziano dalla storia dell’arte alla psichiatria, dalla sociologia alla religione, dall’antropologia alla mitologia all’alchimia, nell’ambizioso tentativo di far convergere in una forma sintetica i diversi studi sull’uomo e sulla trasformazione. La mostra, visibile nello Spazio aperto di Palazzo Ducale, è curata dall’Istituto per le materie e le forme inconsapevoli con cui Costa, scomparso prematuramente nel 1995, realizzò il museo, che oggi porta il suo nome, che raccoglie quadri, opere in tecnica mista, sculture, di artisti anche famosi, accostate ai lavori di degenti dell'ex-ospedale e di coloro che collaborarono nell'applicare l'arte come forma di appoggio terapeutico. Alla Sala Dogana invece un omaggio all’inquietudine del Quattrocento italiano con le parole cancellate di Emilio Isgrò: nella mostra L’oro di Mirandola l’artista siciliano rilegge le ‘Conclusiones’ di Pico della Mirandola pubblicate nel 1486 che vennero vietate dalla Chiesa di Roma e furono il primo libro bruciato dall’Inquisizione. L’esposizione, curata da dall’esperto di ebraismo Gulio Busi e dalla sociologa Silvana Greco vuol essere una sfida per una rinascita dell’arte attraverso la critica e l’ironia.

 

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