PISA – “Il ministero quest'anno ci ha premiati e ciò dimostra la qualità delle nostre scelte che ci consentono di confermarci come il sesto teatro italiano su 27 tra quelli che beneficiano dei contributi del Fondo unico per lo spettacolo''. Lo afferma il presidente del teatro Verdi di Pisa, Giuseppe Toscano, spiegando che ''per la lirica abbiamo ottenuto un contributo di 690 mila euro, 40 mila in più rispetto alla stagione scorsa''.
Tuttavia, secondo il manager, potrebbe non essere sufficiente a far fronte alle spese che i teatri di tradizioni sono costretti a sostenere per ''mettere in piedi un'offerta culturale dignitosa'' che ottenga i favori del pubblico. A Pisa il cielo resta sereno, ma rischia di non essere sufficiente: “Perdiamo 100 abbonati rispetto all'anno scorso - dice Toscano - ma sono più o meno le stesse persone che appartenevano a due circoli che nella scorsa stagione venivano a teatro da Ginevra e da Lerici (La Spezia), manteniamo quindi la nostra solidità sul territorio con 587 abbonamenti. Noi per fortuna abbiamo i conti in ordine, ma credo che la Regione dovrebbe mettere in campo meccanismi premiali per i teatri più virtuosi e non limitarsi a coprire disavanzi importanti come accaduto per Torre del Lago, che pure resta una realtà prestigiosa. E poi è necessario ragionare sull'opportunità di fare, se non proprio una holding teatrale, almeno un cartellone unico tra Pisa, Lucca e Livorno capace di garantire economie di scala e aumentare gli incassi evitando il rischio di una concorrenza che finisce solo per danneggiare tutti''. Quella del Verdi, secondo il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ''è una stagione di grande qualità e di forte richiamo, intorno a cui si è costruita una bella operazione culturale prendendo a tema il mito di Don Giovanni, con un gioco di squadra che è riuscito ad attivare tante forze intorno agli eventi principali”.
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