Bisogna "strutturare l'economia
legata al turismo" su un modello d'impresa, senza considerare il
patrimonio naturale e artistico "come una sorta di dote che non
ha bisogno di un particolare approccio". Lo ha dichiarato
Stefano Ciuoffo, assessore alle Attività produttive, al credito,
al turismo e al commercio della regione Toscana, oggi a
Bruxelles per intervenire a una tavola rotonda su fondi Ue e
turismo al Comitato europeo delle Regioni.
"Le potenzialità" dell'industria turistica sono enormi,
"tanto che oggi cominciamo a chiederci dove sia il limite", ha
dichiarato Ciuoffo, per questo "consideriamo una buona pratica
aver incluso nella nuova legislazione regionale sul turismo
modelli di gestione sostenibile", in modo che i flussi non si
concentrino solo su poche mete.
È necessario quindi puntare sul sostegno alle nuove imprese,
promuovere l'offerta turistica sui mercati internazionali e
sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di
carbonio. "L'obiettivo principale è l'aumento dell'attrattiva
del patrimonio culturale con un miglioramento delle condizioni
di offerta e fruizione dei territori e opportunità di crescita
per tutte le filiere produttive legate all'offerta culturale e
turistica".
È necessario quindi che "il turismo acquisisca una posizione
centrale sia nell'agenda europea che in quelle nazionali", ma
bisogna evitare che le "città d'arte prese d'assalto" svuotino i
centri storici espellendo i residenti.
"È evidente che noi dobbiamo cominciare ad agire con politiche
vere di attività d'impresa" ha aggiunto Ciuoffo a margine del
suo intervento, bisogna "individuare una visione, non basta
mettere tutto sul tavolo. Dobbiamo darci un fine, che per noi è
scaricare la pressione del turismo sulle città d'arte e
valorizzare al tempo stesso l'altra Toscana, il territorio
vastissimo che è estremamente attrattivo". "Se ci riusciamo", ha
concluso l'assessore, "troviamo lo strumento per la tenuta dei
territori, per evitare il processo di inurbamento che sta
stravolgendo la nostra regione".
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