Unisex, sostenibili, cruelty free
e vegan. Ovvero prodotti intesi come motori di cambiamento, per
un impatto positivo sulla società. Il tema non è certo una
novità, ma per la profumeria artistica internazionale è di certo
una direzione che segna un cambio col passato.
Dimentichiamoci quindi le diciture anni Novanta 'pour homme' o
'pour femme', oggi la fragranza preferita si sceglie seguendo
l'istinto. Ecco che le novità a Pitti Fragranze numero 20 (dal
16 al 18 settembre alla Stazione Leopolda) sono proprio in
questo segmento. L'artista, fotografo e product designer svedese
Johan Bergelin arriva a Firenze con la sua linea di fragranze
'1969' (il suo anno di nascita). Bergelin rifiuta di distinguere
fragranze da uomo e da donna: i suoi profumi sono per ogni
genere con un'appassionata dichiarazione green. Stesso tema per
April Skies, una fragranza genderless floreale e muschiata che
evoca la primavera, firmata da Atelier Oblique, brand nato a
Berlino dalla creatività del naso Mario Lombardo. Anche la
maison Attar Al Has, che lancia fragranze che celebrano diverse
culture, spiega che il profumo deve riflettere prima di ogni
cosa chi siamo, e di conseguenza la fragranza va scelta secondo
l'istinto. Paul-Anton Esterházy ha invece lanciato il brand
Estoras, un omaggio al nonno, il principe Antal Esterházy.
L'idea è di proporre una fragranza, ovviamente genderless,
legnosa e speziata, che colpisce per le note di testa di
bergamotto, pepe rosa e timut su un fondo di vetiver, patchouli,
legno di cedro, ambra, muschio. Tra le aziende presenti anche
Bel Rebel, una linea cruelty-free e vegan, prodotta in piccoli
lotti a Londra, con un packaging innovativo: è lo speciale
Mushroom Packaging, coltivato nei Paesi Bassi. Fatto di rifiuti
agricoli e micelio, è completamente sostenibile.
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