Le esportazioni della provincia di
Arezzo, sulla base di dati Istat, si sono attestate nei primi
nove mesi del 2021 a più di 7,8 miliardi di euro. "Nel periodo -
sottolinea Massimo Guasconi, Presidente della Camera di
Commercio di Arezzo-Siena - il fatturato estero delle imprese
aretine ha non solo recuperato abbondantemente quanto perso nel
primo semestre 2020 (+1,3%), ma ha fatto anche meglio di quanto
registrato nello stesso periodo del 2019 (+19,4%). Un risultato
che conferma la rilevanza del nostro export sia in Toscana (dove
rappresentiamo il 22,2% del totale regionale, preceduti solo dal
35,9% della provincia di Firenze) che in Italia (dove ci
attestiamo al 14/o posto della graduatoria nazionale delle
principali province esportatrici, con il 2,1% del totale delle
esportazioni italiane)". Di particolare rilievo, viene
sottolineato, "il dato del comparto della gioielleria e
oreficeria che fa registrare una rilevante crescita del 92,4%
che non solo permette il recupero delle pesanti perdite subite
lo scorso anno (-39%) ma che fa registrare una crescita del
17,3% rispetto al 2019. Considerando però la variazione del
prezzo dell'oro, che se ha giocato un ruolo tutto sommato
trascurabile nell'ultimo anno (-2,4%), non altrettanto lo ha
fatto rispetto al 2019, dove la crescita del prezzo del metallo
è stata del +24%, con molta probabilità potrebbero non ancora
essere stati completamente recuperati i livelli rispetto al
periodo pre-pandemia".
"Ancora una volta sono però i metalli preziosi a confermarsi
come la più importante voce dell'export aretino - evidenzia il
Segretario Generale della Cciaa Marco Randellini - e a
influenzare l'andamento complessivo della provincia: nei primi
nove mesi 2021 le esportazioni si sono attestate a oltre 4,1
miliardi di euro, in flessione del 15,6% rispetto allo stesso
periodo 2020 ma ben al di sopra del livello pre-pandemia
(+37,3%). Le esportazioni di metalli preziosi confermano la loro
particolarità: nei periodi di crisi, infatti, mentre per la
generalità dei prodotti si accusano cali della domanda, gli
acquisti di oro aumentano in virtù della specifica funzione di
investimento rifugio".
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