Risulta 'non buono' lo stato
chimico delle acque marine, positiva la qualità dell'aria, e si
registra una crescita degli impianti produttivi con
irregolarità: sono i principali dati emersi dall'Annuario 2019
dei dati ambientali della Toscana realizzato da Arpat. Risulta
"non buono lo stato chimico delle acque marino-costiere nel
triennio 2016-18" a causa "di alte concentrazioni di
tributilstagno e in alcuni casi di mercurio e benzo(a)pirene".
Migliore, invece, lo stato ecologico: per Arpat, "tutti i corpi
idrici risultano in stato elevato o buono", "sufficienti" le
coste di Rosignano e Albegna". La qualità delle acque di
balneazione si è mantenuta ad "un livello eccellente", buono lo
stato chimico delle acque sotterranee nel 70% dei casi. Il 40%
dei fiumi ha una "qualità ecologica buona/elevata", mentre
"tutte le acque superficiali per la produzione di acqua potabile
presentano criticità". Per l'aria, "situazione nel complesso
positiva" anche se "rimangono criticità per Pm10, ossidi di
azoto e ozono".
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