E' un millennial dall'animo
vacanziero, meta preferita L'Avana (Lardini e Paoloni), quello
che viene annunciato da Pitti Uomo 96, edizione speciale che
celebra i 30 anni del salone fiorentino della moda maschile.
Il maschio 4.0 a cui 1220 marchi presenti nel salone hanno
dedicato il guardaroba è un tipo nato negli anni '90,
tecnologico, social-dipendente, dall'animo green. Uno che modula
gli eccessi delle proprie scelte in tema di abbigliamento con
spirito conscious. L'uomo nuovo ha un approccio disinvolto alla
moda che diventa regola anche in città, riflesso di uno stile
rilassato in volumi e costruzioni, con astensione da ogni
ricaduta nelle silhouette over o skinny. Finita l'epoca di
pantaloni e giacche ai limiti del ridicolo, che sembravano tre
taglie più piccole. Terminata anche l'era di giacconi e cappotti
extra large. Il nuovo diktat è proporzioni calibrate, ma
originalità come il capospalla Perfecto di Parcoats, fusione tra
chiodo e parka per tutta la famiglia.
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