'Renato Foresti 1900-1973'. E'
questo il titolo della mostra ospitata fino al 30 maggio
all'Accademia delle arti del disegno di Firenze. L'esposizione,
a cura di Domenico Viggiano e Enrico Sartoni, a quasi 50 anni
dalla morte del pittore e in occasione del sessantesimo
anniversario della mostra a lui dedicata nel 1958 per volontà di
Giovanni Colacicchi sempre all'Accademia, intende riordinare il
corpus dei dipinti, dei disegni e dei documenti riconducibili
all'attività di Foresti e restituirne i valori artistici, umani
e ideali alla luce di una rinnovata prospettiva interpretativa e
valutazione critica correlata ai fenomeni artistici del
dopoguerra a Firenze.
Nato a Napoli nel 1900, Foresti, trasferitosi a Firenze per
la sua professione d'ingegnere e dirigente aziendale, fu pittore
di grande successo dedicandosi pure alla narrativa. Il suo
stile, si spiega, fu "personalissimo" e dalla metà degli anni
'40 la sua ricerca artistica fu incentrata sulla vita lavorativa
in fabbrica.
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