Il Comune di Livorno ha citato a
giudizio l'ex sindaco Pd Alessandro Cosimi, per due lettere a
garanzia di un mutuo da 14,5 milioni riguardanti un'operazione
finanziaria effettuata nel 2005 ma che non comparirebbero negli
atti dell'amministrazione. Tra il 2005 e il 2006, spiega una
nota del Comune, l'allora "sindaco Cosimi ha firmato due lettere
di patronage a garanzia di un mutuo da 15 mln, contratto da
Aamps con il Banco popolare di S.Geminiano e S.Prospero", "senza
che il Consiglio comunale ne fosse informato, come prevede la
legge". Il Comune chiede i danni a Cosimi con una causa civile.
In forza delle lettere, nel 2018 la banca ha citato in giudizio
il Comune chiedendo il riconoscimento di 817.121 euro. Il Comune
si è opposto ritenendo nulle le missive e ha deciso di citare in
giudizio Cosimi. "Abbiamo agito solo nell'interesse del Comune e
dell'azienda: eravamo soci al 100% di Aamps e per questo abbiamo
preso l'impegno di supportare la nostra azienda" è la replica di
Alessandro Cosimi.
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