Il tribunale di Firenze ha deciso
di disporre una nuova perizia sul Dna estrapolato dai resti
dell'ordigno artigianale usato per l'attentato dinamitardo alla
libreria Il Bargello di CasaPound - in cui la notte del 1
gennaio 2017 rimase gravemente ferito l'artificiere della
polizia di Stato Mario Vece -, che per l'accusa apparterrebbe a
Salvatore Vespertino, finito sul banco degli imputati insieme ad
altri 38 esponenti di area anarchica.
Secondo la consulenza della difesa, la perizia, eseguita
dalla polizia scientifica, non sarebbe affidabile: "Si è
trattato - spiega il legale di Vespertino, avvocato Sauro Poli -
di un'operazione inaffidabile perché eseguita in assenza di in
metodo accreditato". Il tribunale ha deciso di disporre una
nuova perizia anche sulle ferite riportate dall'artificiere
ferito. Il conferimento dell'incarico ai consulenti avverrà nel
corso dell'udienza di domani.
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