"Deve essere chiaro che non siamo
disponibili a firmare licenziamenti, né ad accettare con
imbarazzo un po' di soldi. La gente vuole da lavorare" e
inoltre, dato che "il nuovo governo ha fatto un provvedimento
sulle delocalizzazioni, importante ma non sufficiente, allora
qui c'è un primo banco di prova per il Governo, perché se il
Governo dice di fare il provvedimento contro le delocalizzazioni
e poi invece le aziende delocalizzano come prima, allora vuol
dire che non è servito a molto quel provvedimento". Lo ha detto
Maurizio Landini, segretario nazionale della Cgil, oggi coi
lavoratori davanti al presidio della Bekaert di Figline Valdarno
(Firenze) dove la proprietà vuole delocalizzare in Romania e i
318 addetti sarebbero licenziati.
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