Si chiama 'Hot import' ed è
l'operazione, condotta dalla guardia di finanza di Follonica
(Grosseto) che, sotto la direzione della procura della
Repubblica di Civitavecchia, ha perquisito 17 società che
avrebbero importato, acquistato e successivamente ceduto, anche
on line, pellet marchiato illecitamente EnPlus.
L'attività, spiega una nota, ha visto impegnati oltre 50
militari appartenenti a 13 reparti della Gdf in ambito nazionale
(Veneto, Umbria, Emilia Romagna e Lazio) con il sequestro di
3.680 sacchi, pari 36 tonnellate di pellet. E' stato anche
accertato, sulla base dell'esame delle fatture di vendita
acquisite, il consumo in frode di complessivi 717.054 sacchi di
pellet illecitamente marchiati EnPlus, equivalenti a oltre 7mila
tonnellate. In pratica la società che ha sede a Tarquinia
importava, da una controllata Slovacca, secondo le fiamme
gialle, ingenti quantitativi di combustibile, privo dei
requisiti di certificazione, che sua volta veniva messo in
commercio dalla società italiana.
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