Borse, camicie, tovaglie, coperte o shopper: sono le creazioni di tre giovani africani grazie a un progetto di formazione e integrazione promosso dall'Associazione Ci incontriamo in collaborazione con la Misericordia di Tavarnelle e Barberino (Firenze) e patrocinata dall'Unione comunale del Chianti fiorentino, che ha portato alla nascita di un atelier di sartoria a Tavarnelle.
Sanna, Prezioso e Andy i tre ventenni, di nazionalità nigeriana e gambiana, migranti ospitati a Sambuca, impegnati ogni giovedì, sotto la guida di due operatori artigiani Riccardo Mori e Irene Grifoni, nel laboratorio dove imparano un mestiere trasformando materiali di recupero provenienti anche da scarti di pregio, messi a disposizione da alcune aziende dell'area pratese, in capi di abbigliamento e complementi di arredo. Pezzi unici, in lino, cotone o broccato, venduti poi al mercato settimanale di Tavarnelle: il ricavato è finalizzato a sostenere il progetto stesso.
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