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Mafia cinese:a Hilton Roma il matrimonio del figlio del boss

Mafia cinese:a Hilton Roma il matrimonio del figlio del boss

Cerimonia nel lusso con 500 invitati, ospiti portati in Ferrari

ROMA, 18 gennaio 2018, 16:57

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un matrimonio da favola all'hotel Hilton di Roma con vista sull'intera città, gli invitati fatti arrivare a bordo di Ferrari e Lamborghini, un conto da 80mila euro saldato in contanti. A certificare il ruolo e il carisma di Naizhong Zhang, quello che per gli investigatori è il 'capo dei capi' della mafia cinese in Italia e anche in Europa, è la cerimonia di nozze del figlio, Di Zhang, celebrata a Roma il 6 febbraio del 2013.
    Al matrimonio partecipano circa 500 invitati provenienti da varie parti d'Italia ma anche dalla Francia e dalla Cina. Il boss si è personalmente occupato di non far mancare nulla ai suoi ospiti: alloggio a sue spese, il noleggio di Ferrari e Lamborghini con autista per portare gli invitati all'hotel, il noleggio di due pullman per far arrivare i quasi novanta invitati provenienti da Prato, tra i quali ovviamente i personaggi più influenti della comunità di origine fujianese con la quale, prima dell'accordo che ha siglato la 'pace', era in contrapposizione.
    E proprio intercettando le telefonate in cui gli indagati parlavano dell'organizzazione del matrimonio, gli investigatori hanno avuto l'ulteriore conferma che Naizhong fosse da tutti riconosciuto come il capo dell'organizzazione. In una di queste, a gennaio 2013 e dunque un mese prima del matrimonio, il boss parla al telefono con il fratello che si trovava in Francia.
    Quest'ultimo teme che, poiché i suoi amici "sono mafiosi", che possa scatenarsi una rissa tra loro, magari dopo aver bevuto. Ma Naizhong esclude categoricamente questa possibilità in quanto è sicuro che nessuno gli mancherà di rispetto: "Se vengono qui da me sanno come comportarsi - dice - ...noi non dobbiamo pensare troppo, sono cose che non ci riguardano...Normalmente non può succedere una cosa del genere, anzi non esiste proprio. Chi è che ha il coraggio di litigare a tavola al matrimonio di mio figlio solo perché è ubriaco? Non esiste. Se qualcuno lo farà è evidente che ce l'ha con me! A me non importa se mi dirà che ce l'ha con qualcun altro, per me ce l'ha con me, perché io sto facendo la festa. Quindi non può accadere una cosa di questo genere".
   

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