/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Alluvione Firenze: esperi, ancora rischi

Alluvione Firenze: esperi, ancora rischi

Risultati studio Commissione internazionale sul 'dopo '66'

FIRENZE, 31 ottobre 2017, 16:24

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo oltre 50 anni dall'alluvione del 1966 "Firenze è ancora più a rischio di prima dal punto di vista idraulico". E' la conclusione a cui arriva lo studio del comitato internazionale di esperti che, in questi anni, ha lavorato per il Comitato Firenze 2016. Gli esiti dello studio sulle soluzioni adottate e sulle misure future per l'attenuazione del rischio idraulico sono stati presentati oggi in un convegno presso l'Università di Firenze. "Dopo l'alluvione del '66 - ha spiegato Giovanni Seminara, membro del comitato di esperti - è stata fatta un'opera utile, che è stata l'abbassamento della plateazione dei ponti di Santa Trinità e Ponte Vecchio, un'opera utile che ha aumentato la capacità di deflusso nella città di qualche centinaio di metri cubi al secondo, quindi il rischio si è un pochino ridotto. Con molta sincerità e onestà intellettuale devo dire che, da allora, sostanzialmente non si è fatto più nulla se non pianificare, pianificare, pianificare, e modificare le pianificazioni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza