Sono state rimosse dai fondali di
Giannutri (Grosseto), dove la pesca è vietata, 1.500 metri di
reti abbandonate. L'iniziativa, nata dai diving di Monte
Argentario, ha trovato subito accoglienza istituzionale da parte
del Parco nazionale Arcipelago Toscano e Comune di Isola del
Giglio, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza. Grazie poi al
supporto dei mezzi nautici delle società Micoperi e Cn Talamone
è stato possibile trasportare le reti rimosse ed avviarle
direttamente a smaltimento. Circa 1500 metri di reti abbandonate
sono state prelevate dai fondali dell'isola, eliminando non solo
un rifiuto, ma una vera e propria trappola sempre attiva; reti
presenti anche all'interno delle acque del parco nazionale.
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