Roberto Giannoni, l'ex bancario vittima
di un errore giudiziario che ha sconvolto la sua vita e
distrutto la sua famiglia, è stato abbracciato da Papa Francesco
dopo aver parlato della sua vicenda all'udienza in Piazza San
Pietro. Giannoni, direttore della filiale di Sassetta della
Cassa di Risparmio di Livorno, venne arrestato il 10 giugno 1992
dagli uomini della Dia di Firenze con l'accusa di associazione a
delinquere di stampo mafioso, usura, concorso in usura,
estorsioni, riciclaggio, traffico di stupefacenti ed armi. Ad
accusarlo due collaboratori di giustizia. Gli vengono negati gli
arresti domiciliari, resta in carcere 12 mesi, di cui 10 sotto
il regime del 41 bis. Viene assolto su richiesta della stessa
Procura. Ha perso il posto di lavoro, il padre è morto di
infarto un mese prima dell'inizio del processo, la madre un mese
dopo la sentenza. Giannoni ha raccontato la storia di mala
giustizia scrivendo il libro 'Hotel Sollicciano, 12 mesi in una
suite dello Stato a mezza pensione'. Ora fa il volontario.
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