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Regioni: Rossi, da riforme granducali parte storia laicità

Regioni: Rossi, da riforme granducali parte storia laicità

Presidente Toscana a festa abolizione pena di morte nel 1786

FIRENZE, 28 novembre 2015, 19:48

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dalla "storia di laicità" scaturita dalle riforme del Granduca Pietro Leopoldo di Lorena, "penso si possano trarre insegnamenti preziosi. In Toscana tratti di buon governo ispirati a queste riforme si sono conservati, malgrado gli errori che sono stati sicuramente commessi. In Toscana si sbaglia quando si fanno prevalere i localismi, il corporativismo, i campanili. Nel 'buon governo' leopoldino scorgo certe qualità del riformismo toscano, sempre capace di affrontare con realismo i problemi, ma mai supino nei confronti dell'esistente". Lo ha detto il presidente della Regione, Enrico Rossi, a margine della cerimonia di apertura della Festa della Toscana, nel teatro della Pergola di Firenze, alla quale ha preso parte anche il premier Matteo Renzi.
    "Il cuore della Toscana è nel Rinascimento e con i Medici che piano piano conquistano quasi tutta la regione, la inciviliscono. La nascita della nazione Toscana spetta a Pietro Leopoldo di Lorena che, da una Toscana che vede Firenze al centro, ne realizza una policentrica. Punto più alto del suo riformismo fu l'abolizione nel 1786 della pena di morte, anche se durò pochi anni. Una battaglia, questa, che purtroppo prosegue ancora oggi e che continua a vedere protagonisti molti Stati occidentali con i quali l'Italia ha stretti rapporti".
   

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