Il "bang" supersonico provocato dai due caccia impegnati in una intercettazione di un velivolo sospetto ha scosso il Mugello e il Valdarno. In molti, intorno alle 15.40, avvertendo il forte boato hanno pensato al terremoto: in una scuola di Scarperia (Firenze) è suonata la sirena di allarme ed erano iniziate le procedure per l'evacuazione. Poi tutto è rientrato.
"Hanno tremato tutti i vetri di casa" ha detto una donna di Figline Valdarno (Firenze) che, allarmata, ha chiamato i vigili del fuoco e le redazioni dei giornali. Tantissime le telefonate arrivate ai carabinieri e ai vigili del fuoco delle diverse località attraversate dai due aerei. "C'è stato un grosso boato, come un'esplosione, poi tutto ha iniziato a tremare", conferma un'altra donna che vive a La Rufina.
Il velivolo intercettato, proveniente dalla Turchia e diretto in Svizzera, non era riuscito a mettersi in contatto con gli enti del controllo del traffico aereo italiano per motivi tecnici: ripristinate le comunicazioni, l'allerta è cessato.
I boati hanno creato allarme anche nel Bolognese. Decine di chiamate sono arrivate ai centralini dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine, soprattutto dalle zone di San Lazzaro, Budrio, Medicina e Castenaso. Anche sui social network ci sono stati molti 'post' di persone che si chiedevano cosa fosse successo. Qualcuno, a quanto pare, si era spaventato anche per la contemporanea presenza sui cieli del Bolognese di un elicottero militare: si trattava in quel caso di un velivolo dei Carabinieri, decollato dal 13/o Elinucleo di Forlì e impegnato in alcune fasi dell'operazione 'Aemilia' contro la 'ndrangheta.
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