E' un Mondiale vero, assolutamente
da non perdere per chi ama la boxe, quello dei pesi massimi di
domani a Londra sul ring montato nello stadio del Tottenham. A
sfidarsi saranno due campioni che, proprio a Londra, vinsero
l'oro olimpico nel 2012, entrambi battendo in finale un pugile
italiano: Clemente Russo nel caso di Oleksandr Usyk nei pesi
massimi, Roberto Cammarelle (con un verdetto che ancora oggi fa
gridare allo scandalo) in quello di Anthony Joshua nella
categoria dei supermassimi. Passati al professionismo i due
olimpionici hanno mantenuto le promesse, diventando campioni del
mondo: l'ucraino si è più volte dimostrato il più forte nei
massimi leggeri, Joshua possiede invece tre titoli dei massimi
(Wba, Ibf e Wbo) e sono quelli che mette in palio contro un
rivale più basso e meno pesante di lui, ma scaltro e dotato di
grandi qualità tecniche. Joshua cercherà di sfruttare il
maggiore allungo e di mettere a segno il suo micidiale destro,
Usyk proverà invece ad accorciare le distanze senza esporsi a
rischi e di lavorare, lui che è mancino, con quel jab sinistro
che ha già fatto numerose 'vittime'. Di sicuro fra i due ci sono
stima e rispetto, e per questo le dichiarazioni della vigilia
non sono state all'insegna delle 'smargiassate' che spesso
caratterizzano il pre-match di tante sfide. "Prometto che sarà
una sfida di cui la gente parlerà a lungo - le parole di Usyk -.
Tanti combattimenti hanno fatto la storia e Joshua e io ora ne
scriveremo un'altra pagina, e in tanti parleranno di questo
match fra coloro che lo vedranno dal vivo (60mila biglietti
venduti ndr) o dalla televisione (in Italia diretta su Dazn
ndr)". Sull'incontro, e il fatto che fisicamente Joshua sia
superiore, il parere di Usyk è che "all'inizio, sarà una partita
a scacchi, e vedremo cosa succede. La potenza dei colpi non
risolve sempre i match e la altezza ancora meno". Joshua ha
invece fatto capire che non vede l'ora di salire sul ring.
"Questi sono i giorni più belli della mia vita"- ha detto
l'inglese -. Non sarà un match facile per nessuno di noi, però a
me piace combattere. Se mi avessero detto che avrei dovuto
affrontare King Kong, sarei qui ugualmente .Sono stato sulla
scena dilettantistica abbastanza a lungo da conoscere il valore
di Oleksandr. Ho studiato a lungo la sua boxe e amo il suo stile
ucraino come amo il popolo ucraino. Non per niente nel 2017 mi
sono confrontato con Wladimir Klitschko. Ma è chiaro che voglio
vincere".
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