Il Lecce conferma di sentirsi
danneggiato in merito all'episodio del gol annullato a Lapadula
contro la Lazio, ma non presenterà ricorso. In una nota diffusa
dal club, "l'Unione Sportiva Lecce ribadisce con fermezza di
aver subito un grave torto arbitrale" e sottolinea che "in
occasione del gol del possibile 2 a 2 realizzato dal calciatore
Gianluca Lapadula, dapprima convalidato dal direttore di gara e
poi annullato a seguito dell'intervento del Var, si è verificata
una evidente violazione della regola 14". "La disposizione
stabilisce infatti - prosegue la nota del club - che il calcio
di rigore deve essere ripetuto qualora uno o più giocatori di
ciascuna squadra invadano contemporaneamente l'area di rigore
prima che il pallone sia in gioco". L'Unione Sportiva Lecce
"ritiene tuttavia più utile, in luogo di iniziative giudiziarie
che oltretutto rischierebbero di arenarsi per cavilli formali,
di sottoporre ufficialmente agli organi competenti, in occasione
dell'incontro programmato per il 19 novembre prossimo tra
Aia-Can A e le Società di Serie A, le palesi e gravi
incongruenze emerse in occasione dell'episodio in oggetto".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA