E' fuori, su etichetta Warner Music
Italia, il nuovo album di Beatrice Venezi, tra le poche donne al
mondo a dirigere orchestre a livello internazionale, che in
questo nuovo lavoro di avvale della collaborazione
dell'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Heroines, questo è il
titolo, arriva dopo "My Journey - Puccini's Symphonic Works" e
si concentra su Preludi, Sinfonie, Intermezzi e Suite
orchestrali tratte da opere che presentano degli straordinari
personaggi femminili di Verdi, Strauss, Shostakovich, Cherubini,
ma anche di Piazzolla e Lloyd Webber. Sono presenti i ritratti
sinfonici di quelle che nell'immaginario collettivo sono
considerate delle eroine per eccellenza - personaggi senza
bisogno di presentazioni - come Giovanna d'Arco, Isotta o Evita,
ma anche i ritratti di donne che lo stigma sociale cataloga come
modelli negativi, più streghe che donne: Medea, infanticida dei
propri figli, ad esempio, o Maria de Buenos Aires, nata "un
giorno in cui Dio era ubriaco", o ancora la Lady Macbeth di
Shostakovich, una donna vessata e abusata che si conquista la
propria libertà con l'omicidio. L'album diventa così un viaggio
di circa due secoli di storia della musica nell'animo femminile,
ed è un inno alla libertà personale, un monito, una pluralità di
esempi di eroismo e femminilità, che hanno tanto da dirci ancora
oggi.
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