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Iacona, il mio PresaDiretta per andare in profondità

Iacona, il mio PresaDiretta per andare in profondità

ROMA, 28 agosto 2021, 14:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Michele Cassano) "Nella prossima stagione mi auguro che PresaDiretta continui ad essere strumento di conoscenza e approfondimento, che gli spettatori escano più ricchi dalle puntate. E' una fase in cui se si conoscono le cose, a cominciare dalla pandemia, si ha meno paura. La paura è figlia dell'ignoranza". Riccardo Iacona torna da lunedì 30 agosto in prima serata con Presadiretta su Rai3 per otto puntate e, in un'intervista con l'ANSA, spiega quali sono i suoi auspici per la prossima stagione. "L'informazione in Italia ha un po' smesso di fare quello che dovrebbe, è ancora troppo dipendente dall'agenda politica che decide cosa è importante o no - afferma -. Non fa un racconto parallelo ed è una mancanza che da noi si sente moltissimo. Mi auguro che nascano tante PresaDiretta, come idea di giornalismo, per cogliere la profondità delle cose che succedono attorno". PresaDiretta è di nuovo in viaggio, in Italia e in giro per il mondo, attraverso le grandi questioni del nostro tempo: dalla transizione ecologica alle difficoltà della vaccinazione di massa, dalle fratture economiche alle criptovalute, dai cambiamenti profondi che modificano le geometrie della società alle battaglie per difendere la democrazia. Si parte dalla storia di Julian Assange, il fondatore della piattaforma Wikileaks processato su richiesta degli Stati Uniti per aver svelato i segreti inconfessabili del potere. Un processo alla democrazia e alla libertà di stampa.
    "Assange che è un buco dell'informazione - sottolinea Iacona -.
    E' una vicenda che analizziamo a lungo in un reportage di due ore e che si incrocia benissimo con l'attualità dei nostri giorni. Se avessimo fatto tesoro di un anno importante come il 2010 con il pool di testate che avevano rivelato cosa avveniva in Afghanistan e Iraq, non saremmo arrivati dopo siamo. La guerra al terrore si è trasformata in una sporca guerra che si è rivoltata contro di noi, dando spazio al potere sporco, autorizzando le torture". Altro tema è la transizione ecologica, uno dei cavalli di battaglia di PresaDiretta. "L'opinione pubblica è avanti su questi temi - sostiene il conduttore -, ma le risposte politiche tardano ad arrivare e sono anche un po' confuse. Non puoi delineare la transizione ecologica e investire ancora su gasdotti che saranno pronti tra molto tempo". Spazio anche alla pandemia in due puntate con la battaglia per la liberalizzazione dei brevetti, i contratti con la grande industria del farmaco e i Paesi poveri che stanno ancora aspettando. Inoltre, PresaDiretta torna di nuovo sui segreti di Wuhan, perché a quasi due anni dall'apparizione del virus che ha cambiato le nostre vite, nessuno conosce la sua origine. In programma anche una inchiesta sullo sport di massa che è sulle spalle delle famiglie, nelle scuole non è mai decollato, mentre i conti dei grandi del calcio sono sempre più in rosso. Iacona si dice ottimista sul futuro della Rai, fiducioso che il nuovo vertice possa fare un buon lavoro. "La Rai è un animale strano - dice -, pur essendo legato alla politica è molto libero perché gode di autonomia editoriale. Nessuno mi dice cosa devo fare, nessuno entra nella mia bottega. La benzina più preziosa è la libertà, che si sostanzia nel prodotto. Dai nuovi vertici mi aspetto grande rispetto per il prodotto e che si faccia ancora di più, perché sono infinite le possibilità. Leggendo il curriculum dei nuovi vertici sono ottimista. Tutte le presentazioni sono state fatte in chiave tagli, come se la Rai fosse un'azienda in fallimento, ma non è così. L'importante è che non si tagli il prodotto perché altrimenti la Rai si indebolirebbe sul mercato, dove non c'è più solo Mediaset, ma anche i grandi player internazionali".
   

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